Quando la sconfitta diventa una liturgica abitudine vuol dire che è arrivato il momento di decidere cosa fare della tua vita.

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    A me.

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    Hai ragione! Il dolore non è mai patetico!!!
    L'utilizzo del termine era riferito al mio stato di immobilità, causato comunque dal dolore...
    Un saluto.
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    La rassegnazione è il peggiore dei mali, perfetto Paul Mehis. Ma è un pò come l'acolista che vorrebbe smettere di bere ma viene costantemente richiamato dal fascino di una bella ubriacatura, anche la sconfitta può diventare una dipendenza risultando assuefatti ad essa.


    Il dolore, comunque sia, non è mai patetico, semmai lo è chi lo vive.
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    L' abitudine alla sconfitta siamo noi che la scegliamo!
    Non esistono sconfitte perenni, la ressegnazione è il peggiore dei mali!
    Ho vissuto ciò che descrivi e sono stato patetico nella mia immobilità fino a che non mi sono dato un calcio in c*lo.
    Per quel che mi riguarda, ritengo che si può decretare una vita sconfitta solo nel momento in cui arriverà la signora con la falce e ci sentiremo sconfitti, ma nemmeno una frazione di secondo prima di ciò!
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    Hai ragione Paul Mehis. Però "l'abitudine alla sconfitta" è ben più di una sconfitta, è la sconfitta perenne, è la sconfitta di una vita.
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    Una sconfitta, se se ne comprendono veramente i motivi, può essere una grande vittoria.
    Tante sconfitte possono portare ai momenti più importanti della nostra vita, se necessari, quelli dei veri cambiamenti.

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