Stuprami l'anima se vuoi, stuprala se devi. Lasciala offesa, priva di vesti, nuda, come donna del peccato. Inerme, accasciarsi nel fango dello sgomento tra mille sguardi aculei. Che sentenzino. Lascia che cancrenizzino le ferire sotto un cielo stellato di lacrime. Stuprami l'anima, a patto che ogni cicatrice diventi nuovo verso.
Ultimi siamo e ultimi resteremo, vittime di un sistema che uccide il nostro essere... umani. Questo tempo affamato di violenza distrugge la nostra poesia.
Per chi calpesta la dignità, la falsa modestia è la sua qualità.
Se la società anziché progredire regredisce, allora anche la famiglia ritorna ad essere una tribù, dove tutto è deciso e vissuto in modo tribale.
La psichiatrizzazione del crimine porta a letture caricaturali del problema della criminalità.
Alla persona che porta la mano che offende rimarrà sulla coscienza lo sporco della violenza.
Persino i muti non sono omertosi e seppur a gesti... parlano!
Il proprio grado di violenza è generato dal proprio livello di ignoranza.
Non serve fare finta di niente, se niente è.
Femminicidio? La psichiatria inventa diagnosi e psichiatrizza il crimine, donne contro uomini e viceversa; la psicologia, facendo da sponda, inventa stigmatizzazioni e psicologizza il crimine, alla fine arrivano progetti e finanziamenti a pioggia e c'è chi passa alla cassa.