Il più grande errore che un essere umano possa fare è, provare a dimenticare il dolore che prova, un dolore non si dimentica, torna sempre, più forte e straziante che mai, forse si dovrebbe solo imparare a conviverci.
Quanti ricordi, quanti momenti indimenticabili impressi in una fotografia. Attimi che rimangono fermi lì. Sbiadite, lontane, eterne. Ma sempre bellissime da rivedere, da rivivere, da raccontare.
Io sono qui, ti parlo di continuo, sei tu che non ascolti. Ci sono parole che vanno sentite con il cuore, non con le orecchie.
Rapita da quegli occhi di ghiaccio che sapevano far vibrare le corde della mia anima. Ci si poteva annegare in quegli occhi, forse mi ci ero già persa.
Mi chiese di aprirgli il cuore, lo accontentai, Mi diedero 30 anni con la condizionale.
Alla signora vita: hai sempre preso di più, più di quel che avevo, più di quanto io ti dovessi. Niente preavvisi, tu arrivi e ti prendi tutto. Beh, adesso non ho più nulla da darti, o meglio, non voglio più darti nulla. Siamo pari, anzi, sei in debito con me, e voglio sperare che tu abbia intenzione di saldare il prima possibile.
A perdere io ci sono abituata, è così da sempre, perdo la pazienza, chi amo, gli amici, il conto dei giorni, il guaio è quando perdo me stessa, non è mai stato facile riuscire a ritrovarmi.
Ogni volta che sei costretta a fare una scelta, anche se alla fine si rivela quella giusta, senti che un pezzo di te va via, forse perché non sempre le scelte giuste sono le migliori.
La vita in ogni sua forma è un dono prezioso e va difeso, che si parli di un bimbo, di un fiore o di un animale va rispettata e protetta in egual modo.