Scritta da: Mara
Preferisco l'irrazionalità alla razionalità. Chi più di quest'ultima uccide sensazioni e passioni? Chi più di quest'ultima impedisce di vivere emozioni, attimi e situazioni?
Composta mercoledì 2 gennaio 2013
Preferisco l'irrazionalità alla razionalità. Chi più di quest'ultima uccide sensazioni e passioni? Chi più di quest'ultima impedisce di vivere emozioni, attimi e situazioni?
Ci sono persone che entrano inaspettatamente nella nostra vita. Accarezzandoci dolcemente l'anima, trasformano ogni nostro difetto in pregio. Sono persone così speciali, destinate a lasciare un'impronta indelebile nell'esistenza di ognuno di noi.
Così prosegue il libro della vita, pagina dopo pagina, per un numero interminabile di fogli, quando si è giovani.
Intelligenza e sensibilità. Immense doti, che madre natura concede a pochi. Viaggiando di pari passo diventano un'arma a doppio taglio. Ti rendono una persona speciale, capace di guardare oltre l'apparenza del comportamento altrui e afferrare il perché di mille tormenti. Allo stesso tempo, ti lacerano dentro.
Amo l'immortalità dell'attimo, che per quanto breve possa essere, non lo sarà mai abbastanza.
Abbiamo tutti un fuoco dentro. Ogni esperienza, ogni emozione più o meno intensa, bella o brutta che possa essere, lo alimentano giorno dopo giorno, evitando così che si spenga. Questo incendio, sempre vivo in ognuno di noi e difficile da domare, è semplicemente il fulcro della vita.
E vivo, sospesa così fra luci e ombre dell'anima mia.
L'arte è un destino dove non esiste altro che la libertà.
L'essere umano, è un artista. Unico creatore, di quella meravigliosa opera d'arte, che prende il nome di "io più vero e profondo".
Non esiste bellezza più grande, del vivere realmente e intensamente ciò che si sente, senza catene.