Scritta da: Eleonora La Pazza
In ogni secolo gli esseri umani hanno pensato di aver capito definitivamente l'Universo e, in ogni secolo, si è capito che avevano sbagliato. Da ciò segue che l'unica cosa certa che possiamo dire oggi sulle nostre attuali conoscenze è che sono sbagliate.

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    Scritta da: Eleonora La Pazza
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    mercoledì 30 ottobre 2013

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    Esiste un grande, enorme limite della scienza: essa ricerca la verità con il solo mezzo della RAZIONALITA'.
    Ma l' essere umano non è fatto solo di razionalità: è fatto anche di sentimenti, di obiettivi, di FINI.
    Facciamo un esempio pratico.
    Fa certamente parte del nostro bagaglio di conoscenze l'aver compreso come poter riuscire a volare, sia dentro che fuori dell'atmosfera terrestre.
    Tuttavia volano aerei civili, sonde scientifiche interplanetarie, ma anche aerei militari che sganciano bombe, e potenzialmente missili a testata nucleare.
    La differenza tra il far volare gli uni o gli altri non dipende dalla scienza, ma dai fini che ci proponiamo.
    Ebbene, siamo sicuri che nel concetto di conoscenza e di VERITA' rientri solo l'aspetto razionale della faccenda, cioè il "come si fa a a far volare un velivolo", e non anche LA SCELTA su cosa far volare, e a qual fine?
    Diceva Socrate, più di 2000 anni fa, che la vera ed unica conoscenza possibile coincide con la VIRTU'. Cioè col controllo dei fini.
    E' su questa linea, secondo me, che si potrà giocare non solo il progredire delle conoscenze, ma anche la sopravvivenza stessa del genere umano.
    La conoscenza scientifica positivista è meccanicistica: è dotta, ma non sapiente. La vera sapienza sarà un giorno in grado di controllare sia i mezzi che i fini: i primi tramite la razionalità, i secondi tramite l'evoluzione spirituale, che rende l'essere umano incapace di fare il male.
    In definitiva: se l'uomo è fatto di razionalità e di fini, perché pensare che l'Universo sia COMPRENSIBILE solo mediante la razionalità? E' questo, secondo me, il gravissimo errore della scienza moderna.
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    postato da , il
    Qualcuno disse:(Chi sa di non sapere è già sulla strada della conoscenza.)
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    postato da , il
    Ciao Giuseppe, è un argomento molto interessante...ma credo che il mistero dell'Universo rimarrà ancora un "mistero" per noi esseri umani...si continuano a fare delle ipotesi...ma nulla ancora è certo...anch'io mi pongo questa domanda."Riusciremo mai a capire l'Universo? quando e come?...si dice sempre che l'Universo è "INFINITO" ma è tutto un "GRANDISSIMO MISTERO"
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    postato da , il
    C'è una sola lacuna in questo pensiero: non viene reso esplicito un "sempre" che costituisce il vero nocciolo del concetto.
       "L'unica cosa certa che possiamo dire sulle nostre attuali conoscenze, e che potremo dire sempre sulle nostre conoscenze future,  è che esse sono sbagliate".
        Sarebbe, in caso contrario, possibile ritenere che siano state sbagliate per i secoli passati, ma giuste oggi... se non è così, è proprio per via di quell'implicito "sempre".
        E quel "sempre" comporta un'altra considerazione: la scienza è solo un processo di approssimazione alla verità, ma non la raggiunge mai.
        Il vero problema è se siamo per sempre esclusi dalla conoscenza, o se possa esistere, per raggiungerla, una via diversa da quella della scienza.
        Chi riesca a porsi questo problema sente di essere molto più grande di ciò che appare, e di avere indosso panni eccessivamente stretti.
        Ma, da quei panni, non sa come venirne fuori.

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