Scritta da: Brunason
Spesso ho la "dannata" percezione di essere solo uno specchio e che per conoscermi veramente dovrei riflettermi in un altro specchio.
Composta martedì 8 novembre 2005

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    Scritta da: Brunason
    Riferimento:
    Da uno specchio annerito dal tempo ad un altro specchio in cui è facile (ri)specchiarsi.

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    postato da , il
    prendere i canoni degli altri vuol dire indossare una maschera che ci porta ad essere come gli altri, costruiti, il mio discorso è differente, cioè osservare gli altri e trarre le proprie conclusioni
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    postato da , il
    appunto, dunque per poterti guardare dentro hai comunque bisogno prima di guardare fuori, scoprire come sono fatti gli altri, cosa ti danno, siano paure o emozioni, ecc... e poi farti un'introspezione, dunque gli altri sono per noi uno specchio di noi stessi
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    postato da yeratel, il
    Non l'ho sempre saputo... non ho dovuto confrontarmi con altri... solo un'amica una volta mi spiegò questa cosa del "guardarsi dentro"... allora devi prender coraggio e "guardare", più guardi e piu' devi farti coraggio per non aver paura... la verità, la tua verità momento per momento, il passato, ed ammettere con se stessi di aver sbagliato... è una via che bisogna compiere da soli senza paragoni... se prendi a misura i canoni di altri non funziona, se come esempio hai un marfattore bugiardo, la tua "verità" sarà distorta.... tu solo tu puoi fare le tue regole... e la tua verità ti dirà se sono giuste.
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    postato da , il
    Per yeratel: Sai chi sei, d'accordo, ma lo hai sempre saputo o hai avuto bisogno di confrontarti con altri per saperlo? Il coraggio è innato in te o hai dovuto affrontare le paure, provocate anche da altri per prendere coraggio? Per Brunasol: io credo che un livello totale di maturazione ed accettazione del sè sia qualcosa di irraggiungibile, possiamo levigare i difetti all'infinito senza raggiungere una perfezione del modello a cui aspiriamo, ma avvicinandoci sempre più, ma è solo un continuo levigare... tutta la vita è esperienza, non si arriva ad un punto di saggezza estrema, mai... e come diceva Lao Tsu, conoscere gli altri è saggezza, conoscere sè stessi è saggezza superiore...
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    postato da , il
    Marco, concordo in parie con te. All'inizio, con l'inesperienza, arriviamo a "vederci" con gli occhi degli altri. Poi, con la maturità e con la limpida accettazione di ciò che si è  nel bene e nel male - si arriva a "vedersi" per ciò che si é. Anche se l'intimo (dall'etimolgia latina, quel luogo segreto, il più interno) rimane appunto un mistero.

    Yeratel: 10 e lode! :-D

    Elena, scusa. Volevo dire Francesca e invece ho scritto il tuo nome. Pardon.

    Giosc, condivido in pieno!

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