Io ho sempre considerato esagerato il piangere visionando i film, fino a quando non mi sono emozionata nell'ascoltare il suono di una chitarra elettrica. L'intensità con cui si vive il proprio mondo interiore è strettamente dipendente alla sensibilità con cui una persona è in grado di concentrarsi su minimi particolari che come incessanti gocce di pioggia incandescente ti tempestano le tempie senza lasciarti pace. Nulla è esagerato quando non ci si pongono limiti.

Giuseppe, lieta d'averti ispirato... Se si rivela una squisita scoperta sarei curiosa di sperimentarla...

Dannato flambè...
ora tiro giù nà ricetta..

e la peppa, meno male che un mio amico mi procura un posto in purgatorio!
a me mi pare un pelino esagerata, anche non volendo considerare quando e con che spirito sono state scritte le metafore sull'inferno.

Ciao Matteo, grazie...

semplicemente fantastica...un capolavoro...matteo