Scritta da: Giuseppe Freda
Il mondo non è come appare, ma come ciascuno di noi lo vive e lo vuole.
Perché siamo noi la misura del mondo, e non il mondo la nostra misura.

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    Scritta da: Giuseppe Freda
    Dedica:
    Alla libertà.

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    Il trionfo della sofistica: non conta cercare e comunicare verità, ma riuscire a convincere; non conta ciò che si è, ma ciò che appare.
    Ma il ma*cio non è solo in coloro che fanno del denaro e del successo il loro credo; è anche in coloro che si appartano da tutto questo, rinchiudendosi, ciascuno, in gramaglie nella propria torre d'avorio. Questo significa partire per la Luna con biglietto di sola andata.
    In poche parole: è la vi*tà il terreno su cui impera la prepotenza. Se i più non fossero vili, e si ponessero in gioco, ciascuno con i propri mezzi, difficilmente certi comportamenti potrebbero porsi a modello sociale.
    Ti faccio un piccolo esempio: io non faccio share. Ho abolito la TV da casa mia, già ormai da 6 o 7 anni, e faccio propaganda di questa soluzione. Sai che significa? E' libertà pura. Sul computer, mi guardo le notizie Ansa, stop. Trascurando tutte le frivolezze.
    Ma di esempi te ne potrei fare all'infinito.
    Non si può criticare questo stato di cose, e poi adeguarvisi anche se solo utilizzandolo. Bisogna rifiutarlo: fornire agli altri modelli di comportamento alternativi, che non siano le solite facce tristi, seriose e compunte dei pretesi intellettuali feriti, le solite critiche sterili a pancia piena, il solito adeguarsi nel proprio piccolo (della serie: il tale è un raccomandato di me*da, e poi tento di raccomandare mio figlio o mio nipote perché "così va il mondo"). Buf*oni.
    Non uno, ma dieci Berlusconi vorrei; vorrei Sat*na in persona, per tormentare questa gentaglia.
    Perché la zavorra del bene, cioè il "bene" di comodo e di facciata, è molto, ma molto più spre*evole del male.
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    Sì, non nego di ingenerare normalmente in chi mi legge una sorta di disagio, di timore che una consolidata "normalità" possa andare in crisi senza lasciare appigli cui aggrapparsi.
    Quello che mi consola è che a quanto pare Socrate faceva lo stesso effetto.
    Sai quale è il problema, Dario? E' che la maggior parte della gente crede che maturare sia farsi le proprie convinzioni e smettere di cercare.
    Per cui già a 30 anni, o anche molto prima, i più si cristallizzano, di solito su luoghi comuni. Un po' questo, un po' le necessità della vita materiale, e il gioco è fatto..
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    postato da , il
    ...E se proprio vuoi sganasciarti definitivamente, vatti a leggere 2 miei nuovi post: Il metodo Heracles e Melpòmene. Il primo scritto 30 anni fa, il secondo or è pochi giorni.           : )))))))))))
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    (Io però partecipo. Non so dove troverò gli 8 euro, ma partecipo).
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    postato da , il
    E' niente: senti questa. "Partecipate al concorso "pensieri e parole a mano ar*mata": l'unico libro scritto interamente con tuorli di uova fradice!!"

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