Scritta da: Silvana Stremiz
C'è mai stato un primo uomo di nome Adamo? È esistito veramente o si tratta di una semplice rappresentazione allegorica?
Ed Eva è esistita veramente? Era effettivamente l'estensione della costola del primo uomo o si tratta del tentativo di sottomettere la donna alla volontà del ascio?
Ed il Serpente tentatore è soltanto una figura allegorica significante il male e la tentazione? O forse, dietro questa atavica icona del male c'è ben altro?
E se fosse tutta una contraffazione operata dagli estensori dell'Antico Testamento?
È mai esistito un serpente tentatore?
E chi erano gli angeli?

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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Commenti


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    Grazie Silvana. Il tuo cuore è grande non solo quando scrivi le poesie.
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    Caro Biagio confermo la mia stima verso di te e ribadisco :"Il tuo è un grande libro"  Possiamo condividere o meno i tuo scritto ma la tua passione , la tua bravura nel portarci per mano in questo viaggio ad esplorare  cercando di dare risposte " di spessore"  lo rendono un capolavoro nel suo genere.

    Bruna un :) sorriso e un abbraccio a te.
    47
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    :) anche per lei.
    Io non accetto le provocazione e non le cerco. Per me finisce qui.
    46
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    :-)
    45
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    Gentile Signora Bruna (se è questo è il suo nome)
    Il fatto essenziale è che ho la fortuna di non avere gruppi da fondare, dottrine da sostenere o messaggi da trasmettere all’umanità.
    So di non possedere delle verità, non sono persona di fede ma non ho neppure le certezze degli atei, non ricevo messaggi di alcun genere…
    Non sono e non mi pongo quindi in concorrenza con nessuno.
    Nessuno mi deve seguire… perché io stesso non so dove sto andando e quindi è bene che ci vada da solo!
    Il mio impegno è esclusivamente quello di raccontare e descrivere quello che le mie mani estraggono dal profondo della storia; e quando dico profondo intendo fin dove sono documenti scritti, identificabili, originali, che al momento, secondo le nostre attuali conoscenze, non vanno oltre la splendida ed incredibile civiltà Sumera.
    Lo scopo della mia attività di ricerca è uno solo: accendere la “fiammella illuminante della conoscenza” affinché, grazie ad essa, ciascuno riesca a “vedere”con una luce in più la propria via e decidere se seguirla o meno. Liberamente.
    Rispetto il lavoro di tutti e seguo con vero interesse ciò che dicono altri, nella consapevolezza che la verità è sempre sfuggente e che quindi non bisogna cadere nella tentazione di pensare di possederla incappando così negli errori compiuti ripetutamente nella storia dell’umanità.
    Il dogmatismo che fa dire “la verità è qui o è lì” appare sempre rischioso (mi vengono in mente gli ammonimenti scritti in Matteo 24,23…) perché determina inevitabilmente contrasti e fondamentalismi.
    La ricerca deve essere libera, serena, equilibrata ed aperta ad ogni possibile esito; deve essere paziente e disposta a quel confronto costruttivo che non prevede la negazione preconcetta delle tesi dell’altro ma la loro analisi.
    E’ bene quindi che ciascuno prosegua tranquillamente nel suo cammino di studio o sperimentazione, consapevole che il proprio perfezionamento interiore avviene attraverso la conoscenza.
    Soprattutto senza mettere in piedi “gare” per determinare chi abbia ragione o meno… sono millenni che l’umanità si comporta così nell’ambito delle cosiddette verità che coinvolgono il pensiero religioso o spirituale, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ieri e oggi.
    Cordialmente

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