bravo Paolo, breve ma conciso.
Il problema è proprio il potere politico, se non la smettono di tirare a destra e a sinistra, e pensare veramente ai problemi dello stato, i nostri soldi andranno a finire tutti nelle spese delle elezioni!
Ma quanto ci vuole a capirlo? noi il dovere di pagare le tasse lo abbiamo!

Certo, un buon cittadino dovrebbe cercare di rendersi utile al proprio Paese, ma è anche doveroso che certi sacrifici gli vengano riconosciuti. Ed è amche giusto che il Paese, lo Stato, si occupi veramente dei propri cittadini, fornendo tutto ciò che viene promesso al momento del voto....e magari qualcosina in più...

E' una frase ancora attuale,purtroppo la gente tende a criticare,ma non agisce mai nel modo giusto.
Non possiamo stare qui senza fare nulla ed aspettare la manna dal cielo, c'è sempre la   risposta giusta, basta saper ascoltare chi ci circonda e afferrare al volo le occasioni.

Quello che esprimeva j. kennedy (grande politico) era giusto per quell'epoca, dopo guerra in america ,combatteva per una vita democratica americana x i molti problemi da risolvere x migliorare tutto il sistema, votarono x lui neri e intellettuali, si battè x il rispetto tra neri e bianchi, di fatto è stato assassinato i mandanti sono ancora occultati.
Magari tutti i politici si battono x quello che dicono, in questa di epoca dove non si è più disastrati come il dopo guerra chi fa il politico lo fa solo x interessi propri, x soldi e prestigio, sia in italia che in america, e le realtà verranno sempre offuscate, come cittadino devi solo rispettare le regole e stare zitto, non puoi permetterti di farti leggi da solo anche se in italia servirebbe proprio, perchè per ogni legge cè il modo x evaderla basta pagare, quindi chi se lo può permettere fa senpre come gli pare.
questo è tutto!

Quello che è dici è un amara verità, ma la verità non va mai offuscata, anzi va combattuta.
Questo inendeva Kennedy (almeno secondo il mio punto di vista): non migliorare lo Stato, facendolo arricchire o donandogli più potere, ma aiutare il Paese, e cioè muoversi, agire, lottare per cambiare qualcosa di scorretto...
Lui voleva dire che se ci troviamo dinanzi ad un ingiustizia, non dobbiamo sempre aspettare l'aiuto del Paese, ma dobbiamo essere noi a sconfiggere il problema per fai sì che il "Paese" non muoia.
Un semplice gesto, quindi non per forza eroico, per non fossilizzarci e fare qualcosa per il Paese e, quindi, per noi, anche piccolo, ma non per questo inutile!