Ode a Roma dorata

O città nuova, ti balen'amore, l'arte t'annoda.
Ci nuota, la sera, Morte ideale. Vidi matto, ratto, serrarti, Diva, i nitidi livelli ma i lati d'Eva, no! Nave d'Italia mille vili ditini avidi trarre sott'a'rottami di vela, e dietro mare salato, unica donna: te! Tra le romane l'abitavo, un attico...

A. Taro (d'amor aedo)
Composta nel 1987

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    Riferimento:
    Pubblicato su La Stampa da Stefano Bartezzaghi nel 1987.

    Commenti

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    postato da , il
    L'unico dettaglio che posso aggiungere (non ricordo in che giorno fu scritta/pubblicata) è che si tratta di una poesia (!) e quindi andrebbe scritta mandando a capo dopo ciascun verso (endecasillabo), non tutta di seguito... ;-)

    Ciao!
    2
    postato da , il
    Grazie Roberto della segnalazione. Se hai qualche altro dettaglio oltre a quelli che siamo riusciti a recuperare noi (ad esempio il giorno in cui l'hai scritta o quello in cui è stata pubblicata) saremmo felici di integrare le informazioni!

    Ciao
    1
    postato da , il
    Grazie Sara... ma l'autore NON è anonimo: sono io! (Roberto Morassi)

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