Scritta da: B. Summer
Distesa sul divano, con le mani tra le ginocchia, Mariam fissava i mulinelli di neve che turbinavano fuori dalla finestra.
Una volta Nana le aveva detto che ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte del mondo. Che tutti i sospiri che si elevavano al cielo si raccoglievano a formare le nubi, e poi si spezzavano in minuti frantumi, cadendo silenziosamente sulla gente.
"A ricordo di come soffrono le donne come noi" aveva detto. "Di come sopportiamo in silenzio tutto ciò che ci cade addosso".
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    Scritta da: Grace92
    "Mi sei mancato" La smorfia di Tariq insegnò a Laila che i ragazzi erano diversi dalle ragazze nell'espressione dei propri sentimenti. Non esibivano l'amicizia. Non sentivano il profondo bisogno di parlarne. I ragazzi, aveva capito, trattano l'amicizia alla stessa stregua del sole: ne davano per scontata l'esistenza, e traevano il massimo godimento dal suo splendore solo quando non lo guardano direttamente.
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      Scritta da: Grace92
      Forse desiderare così intensamente di restare vicino a una persona non aveva senso lì, in un paese come quello, dove i suoi fratelli erano stati fatti a pezzi dai proiettili. Ma a Laila bastava vedere di nuovo di fronte ai suoi occhi Tariq che, brandendo la protesi, si scagliava contro Khadim, e d'un tratto null'altro al mondo le sembrava più importante.
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