Scritta da: dangerousstar
- Che gusto c'è a discutere? Nessuno persuade mai un altro.
- Sì è vero. Spesso si discute con calore senza capire quel che l'avversario dice.
Levin aveva spesso osservato nelle discussioni fra le persone più intelligenti che dopo enormi sforzi, un'enorme quantità di sottigliezze logiche e di parole gli interlocutori giungevano infine alla consapevolezza del fatto che quel che avevano cercato di dimostrarsi a vicenda era loro noto da lungo tempo, dall'inizio della discussione, ma che piacevano loro cose diverse, ragione per cui non volevano citare quel che piaceva loro per non essere contraddetti. Aveva spesso sperimentato che a volte, nel corso di una discussione, capisci quel che piace all'avversario, e d'un tratto piace anche a te la medesima cosa e immediatamente ti trovi d'accordo, nel mentre tutti gli argomenti cadono, quasi fossero inutili; di tanto in tanto aveva sperimentato il contrario: dichiari finalmente quel che ti piace e a tal fine elabori le tue argomentazioni, e se capita che tu esponga il tutto bene e sinceramente, all'improvviso l'avversario concorda e smette di discutere. Proprio questo egli voleva dire.
Ella corrugò la fronte, cercando di capire. Ma non appena egli cominciò a spiegare, ella aveva già capito.
- Capisco: bisogna sapere per cosa egli discute, che cosa gli piace, allora diventa possibile...
Ella aveva pienamente intuito e manifestato il suo pensiero mal espresso.
Vota la frase: Commenta
    Scritta da: dangerousstar
    Levin vedeva che non avrebbe trovato in alcun modo il legame della vita di quell'uomo con i suoi pensieri. Evidentemente gli era del tutto indifferente la conclusione cui lo portava il suo ragionamento; aveva bisogno soltanto del processo del ragionamento. E gli risultava assai sgradevole che a volte il processo del ragionamento lo costringesse in un vicolo cieco. Questo soltanto non gli piaceva e lo evitava, spostando il discorso su un qualcosa di allegro e di piacevole. Quel caro Svijazskij, che si teneva le idee esclusivamente per uso pubblico e che con tutta evidenza aveva altri fondamenti di vita, segreti agli occhi di Levin, mentre con una folla, il cui nome era legione, guidava l'opinione pubblica attenendosi a idee a lui estranee.
    Vota la frase: Commenta
      Scritta da: dangerousstar
      Non c'era nessuna risposta, altro che quella che la vita dà a tutte le questioni più complicate. E la risposta è questa: bisogna vivere secondo le necessità della giornata, cioè, dimenticare. Dimenticare nel sogno non è più possibile, almeno finché venga la notte: impossibile ora tornare a quella musica che cantavano le donne-ampolle; dunque bisogna dimenticare nel sogno della vita.
      Vota la frase: Commenta
        Scritta da: dangerousstar
        Gli era accaduto in quel momento ciò che accade sempre alle persone che, all'improvviso, sono messe davanti all'evidenza di una cosa che fa loro vergogna. Egli non seppe atteggiare il suo viso alla circostanza, visto che la moglie aveva scoperto la sua colpa: invece di mostrarsi offeso, di negare, di giustificare, di chiedere perdono, magari di affettare indifferenza - tutto sarebbe stato meglio che quel che aveva fatto - il suo viso, proprio involontariamente (azioni riflesse del cervello, pensava Stepan Arkadevic, che si dilettava in fisiologia) s'era atteggiato al suo sorriso abituale, buono, e perciò stupido in quel momento.
        Vota la frase: Commenta
          Scritta da: dangerousstar
          Alcuni, incontrando un rivale fortunato, sono disposti a vederne tutti i difetti e negarne le buone qualità; altri, al contrario, desiderano scoprire per quali meriti il loro rivale ha vinto e non vedono in lui che i lati belli, per quanto ciò laceri il loro cuore.
          Vota la frase: Commenta