Camminavano chiacchierando concitate, agitando le mani: per strada, nel corridoio della scuola, avanti e indietro, passando da un argomento all'altro, rammentandosi di ciò che avevano lasciato in sospeso in precedenza, riallacciandone i fili, sciogliendoli e riannodandoli, tessendo stretta e fitta la trama della loro amicizia.
dal libro "A un cerbiatto somiglia il mio amore" di David Grossman
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