...Perfettamente daccordo con la tua bellissima descrizione Daniela!
p.s.
Conosco diversi operai che magari si possono permettere le ferie solo a Cesenatico, ma se fosse per il loro livello culturale dovrebbero viaggiare in tutto il mondo...
Oggi l'associazione cultura- successo non è propriamente rispettata, prova ad accendere la televisione, troverai una miriade di gente con le tasche piene, ma non certo di cultura.

in un discorso più generico...la cultura non c'entra è l'animo ad essere coinvolto, un viaggiatore esplora ma si dà anche,  un viaggiatore lascia la sua impronta nei ricordi di chi incontra e porta con sè istantanee di vita che gli altri gli hanno regalato con il sorriso...poi come in tutte le cose l'esperienza , la cultura, l'aspettativa differenziano il livello di approccio al viaggio ma non potrei mai giudicare migliore l'uno rispetto all'altro...

scusa la franchezza Paul ma mi pare comunque un atteggiamento un po' elitario e idealistico.
Il che non vuol dire che non sia d'accordo con te sul fatto che un vero viaggiatore è quello.
non sono d'accordo con "merda preconfezionata per beceri turisti"

Ciao Gaetano, non si ferma un viaggiatore, lo trovi disteso a dormire sotto un porticato, farà l'autostop per spostarsi, ma non lo fermerà mai nessun motivo, se non se stesso.
Bellissimo commento Daniela...
Un viaggiatore delle emozioni è senza limiti di alcun tipo.

certo, se hai un background culturale adeguato.

E la mia certezza che oggi il mondo è meglio di cento o mille anni fa è basata solo su un assioma: oggi c'è più cultura per cui maggiore capacità di intervenire nella propria vita.

ma guarda che Cesenatico e simili hanno una loro ragione di esistere per migliaia di operai (esistono ancora, oh se esistono!).

poi è chiaro che la tua frase è condivisibile e se mi dai quell'indirizzo ....