Scritta da: Francesca Zangrandi
Che cosa c'è di sbagliato del volersi ammazzare?
Il mondo con le sue cattiverie non fa altro che incitarti a farlo ma poi, ipocrita, dice di tenere a te, di volerti aiutare.
È come se "lanciasse il sasso e nascondesse la mano".
Composta domenica 7 febbraio 2010

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    Scritta da: Francesca Zangrandi

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    Oddio che errore : scusate , in " campo medico "
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    Perfetto il commento di phoebe 1987 in ognuno di noi c'è qualcosa di buono,e bisogna preservarlo dalla morte
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    ultima cosa , l'errore, che si vede anche in campo medicinale, è che l'uomo tenta di far sopravvivere l'altro uomo e non di farlo vivere. si vuole la figura sapere che siamo tot persone e non come stiamo...
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    è appunto qua che c'è una sfumatura che molti non colgono..., la gente da per scontato che la vita è sacra. ma bisogna capire cosa si intende per vita.Una persona in stato vegetativo sta vivendo o sopravvivendo?.
    dal momento in cui una persona non ne può più di questo mondo , della vita sta vivendo o sopravvivendo? secondo me non vive ma sopravvive per gli altri...ma anche qua c'è tutto un discorso da fare, perchè molti che tentano il suicidio poi riescono ad uscirne e a riapprezzare la vita, e quindi si tenta di far vivere una persona...sono discorsi complicati ma il mio messagio è che la gente, la società deve cambiare, perchè ci sono persone che qua non riescono a vivere, che vanno contro la loro natura per i dolori inflitti, per l'invisibilità, per la troppa sensibilità;
    e se in una società la gente vuole uccidersi significa che non è ben strutturata...grazie a te della riflessione anche se mi sono un pò allontanata dal discorso.
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    Non c'è nulla di sbagliato. Anzi a volte penso che sia il più grande atto di autodeterminazione di un individuo. Ciò che penso è che il nostro corpo e la nostra mente siano tutto sommato macchine perfette dotate della grande capacità di autorigenerarsi, programmate a perseguire un unico scopo: la sopravvivenza. Per questo siamo in grado di sopportare i più grandi dolori apparentemente senza subirne conseguenze. Ma che differenza c'è tra vivere e sopravvivere? Anche la vita di un'alga unicellulare è vita? Vorrei saper donare significato ad ogni secondo della mia vita perchè ogni respiro non fosse un semplice riflusso di aria che riempie i polmoni ma lo slancio di un essere verso la sua piena e totale realizzazione. Vorrei avere la forza di volere, di amare, di accettare e di preservare sempre la vita anche quando sembra non avere nessuno scopo.Grazie per lo spunto di riflessione

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