Una panchina del porto mi da le spalle, in quest'algida mattina novembrina, ma si intravedono marinai sputare sulle barche dei ricchi; mentre i primi si appellano alla carità del mare e lo venerano, quasi come un principale, gli altri lo insultano come uno sguattero e gli vomitano addosso, dopo il festino per la mastoplastica additiva della consorte. Batto le mani all'insolente marinaio dallo sputo nobile, ma il freddo congela anche i rumori.

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    Tra Cuore e Mente

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