Scritta da: Vincenzo Cataldo
Gusto e Amore guidano senza patente e senza assicurazione.
Composta lunedì 16 gennaio 2017
Gusto e Amore guidano senza patente e senza assicurazione.
Alla tristezza ci si abitua, alla disonestà mai.
Anticamente, bastardi ladri e puttane si avvicinavano ai santi; speravano in qualche modo di toccare la loro veste. Oggi non tentano neppure di salvare la loro anima. L'abominio è diventato regola. Che bel progresso, che bella norma culturale.
Guardo un corvo, una rondine, un coniglio selvatico. Sono liberi. Non sanno nulla.
Soffrire non dà alcun diritto.
Se in amore tutto è possibile, sognami.
A volte ho l'impressione che un diavolo mi segua e che non possa sfuggirgli in alcun modo. Sono io.
Quasi sempre l'ironia è un grande alibi, e i sorrisi sono falsi. Chiunque accenni a questi argomenti si annoia ad ascoltarlo.
Se sei tu la storia, nessuno potrà raccontarla meglio di te. Ma quando sarò io a raccontarti. Tu stessa ti sorprenderai.
Cose magnifiche vengono alla mente da un passato molto remoto. Il ricordo della vita personale dell'individuo in confronto vale poco.