Le migliori frasi di Stephenie Meyer

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Scritta da: Carla Milano
"Un bel regalo riciclato", mi disse serio. Mi prese il polso sinistro e sfiorò per un attimo il braccialetto d'argento. Poi mi restituì il braccio.
Lo osservai con attenzione. Dalla parte opposta della catena rispetto al lupo adesso era appeso un cristallo a forma di cuore. Aveva un milione di sfaccettature, perciò brillava in maniera impressionante persino sotto la luce smorzata della lampada. Restai senza fiato.
"Apparteneva a mia madre". E si strinse nelle spalle. "Ho ereditato diversi ciondoli come questo. Ne ho regalato uno a Esme e uno ad Alice. Insomma, è chiaro che non è un granché".
Sorrisi mesta a questa sua ultima affermazione.
"Ma mi rappresenta bene, credo", continuò. "È freddo e duro". Rise. "E, se esposto alla luce, irradia arcobaleni".
"Dimentichi la similitudine più importante", sussurrai. "È bellissimo".
"E il mio cuore è muto come lui", disse fra sé. "Anche quello ti appartiene".
Stephenie Meyer
dal libro "Eclipse" di Stephenie Meyer
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    Scritta da: Sarah Tarricone
    Non ti uccido adesso, perché turberei Bella. Ma se la riporti di nuovo a casa ferita - e non mi importa di chi è la colpa: fa lo stesso se inciampa o se un meteorite cade dal cielo e la colpisce in pieno - se me la riporti in uno stato di salute che non è quello in cui era quando te l'ho lasciata, ti spezzo le gambe.
    Lo capisci, randagio che non sei altro? ... e se ti azzardi un'altra volta a baciarla, ti spezzo la mascella al posto suo.
    Stephenie Meyer
    dal libro "Eclipse" di Stephenie Meyer
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      Scritta da: Sarah Tarricone
      "Quante volte" chiesi disinvolta.
      "Come?" Sembrava l'avessi distolto da chissà quale catena di pensieri.
      Non mi voltai. "Quante volte sei venuto qui?".
      "Vengo a trovarti quasi tutte le notti".
      Mi voltai di scatto, stupita: "Perché?"
      "Sei interessante quando dormi". Lo diceva come se niente fosse. "Parli nel sonno".
      "No!" Sbottai, rossa di vergogna fino ai capelli.
      Era dispiaciuto, glielo leggevo negli occhi. "Sei tanto arrabbiata con me?"
      "Dipende!" Mi sentii come se qualcuno mi avesse rubato l'aria.
      Aspettò che chiarissi.
      "Da..." mi sollecitò dopo un po'.
      "Da quel che hai sentito!" Strillai.
      All'istante, in silenzio si materializzò al mio fianco e mi prese le mani con delicatezza.
      "Non essere così sconvolta" Si chinò su di me e da pochi centimetri di distanza mi fissò negli occhi.
      Ero imbarazzata, e cercai di distogliere lo sguardo.
      "Ti manca tua madre" sussurrò.
      "E che altro?"
      Sapeva dove volevo arrivare. "Hai pronunciato il mio nome" ammise.
      Sospirai, rassegnata: "Tante volte?"
      "Quante sarebbero precisamente - tante-?"
      "Oh, no!" Chinai la testa.
      "Non prendertela con te stessa" mi sussurrò in un orecchio. "Se fossi capace di sognare, sognerei te. E non me ne vergogno".
      Stephenie Meyer
      dal libro "Twilight" di Stephenie Meyer
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        Scritta da: Marianna Mansueto
        Fu Edward, l'espressione del suo volto.
        L'avevo visto infuriato, l'avevo visto arrogante, una volta l'avevo anche visto soffrire. Ma quello...quello superava di gran lunga anche i più atroci tormenti. Sembrava spiritato. Non mi guardò nemmeno. Teneva gli occhi bassi, fissi sul divano, con l'espressione di un uomo divorato dalle fiamme
        Stephenie Meyer
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          Scritta da: Ambra
          Quand si fece ancora più vicino e posò le labbra ghiacciate sulle mie, la testa mi girava già... La sua bocca, fredda, morbida e delicata, indugiò sulla mia, finché non lo strinsi forte e mi gettai nel bacio con un eccesso di entusiasmo. Lo sentii sorridere, mentre si allontanava e scioglieva l'abbraccio.
          Stephenie Meyer
          dal libro "New moon" di Stephenie Meyer
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