Scritta da: Sara Garmata Brillanti
La notte non troverei mai sonno e requie, la coscienza mi disturba sempre nelle ore più inopportune e non ha pietà neanche di un corpo stanco.
Composta martedì 16 settembre 2014
La notte non troverei mai sonno e requie, la coscienza mi disturba sempre nelle ore più inopportune e non ha pietà neanche di un corpo stanco.
A volte s'innalzano tanto i sentimenti, io, spesso, penso che se non fossero mai esistiti non avrei semplicemente sofferto.
A meno che tu non ti bendi, oltre a ció che sembri, apparirai anche per quello che sei.
Ti senti trionfante per un dolore che pensi aver arrecato. Questa è la tua firma nella tua misera esistenza.
All'apparenza ti soffermi, alla sostanza ti fermi.
Chi parla troppo ha spesso troppo poco da dire.
L'indifferenza è il mio più alto indice di gradimento per il vostro atteggiamento.
Sto al tuo gioco finché capirai che ho giocato pure io, e allora sarai deluso, perché capirai che non sei l'unico astuto a consumare ossigeno su questa vasta terra.
Azzerandoti ovunque rinascerò.
Una mente capace di ricordare sarà sempre una mente sofferente.