Le migliori frasi di Naomi Covolo

Nato lunedì 8 luglio 1996 (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Sono certa: le lacrime non sono per i deboli. Perché chi piange è dannatamente forte. Non è da tutti far sgorgare emozioni. Chi piange ha speranza, ha fiducia. Più fragili e delicate sono le persone che, invece, non piangono più: creano una corazza fuori mentre lentamente marciscono dentro. Ma vengono ripagate con il tempo. Perché prima o poi tutto quello schifo se ne va. E allora si piange, si piange a dirotto e senza controllo. Si piange in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento. E le lacrime scorrono irrefrenabili sotto la doccia, leggendo un buon libro, di ritorno dalla scuola, ascoltando le fusa del proprio gatto ed osservando la pioggia. Si piange. Come non si aveva mai pianto.
Naomi Covolo
Composta sabato 22 marzo 2014
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    Mi chiedo scusa. Per tutte le volte in cui mi sono fatta del male, mi sono ferita. Per tutte le occasioni che ho lasciato sfuggire, quelle in cui non ho pensato a me e non mi sono regalata del tempo. Per le ore passate ad odiarmi, ad immaginarmi diversa, ad enumerare i difetti. Per i giorni trascorsi ripetendomi di non essere all'altezza di niente, inutile e incapace. Mi chiedo scusa per tutte le volte in cui non ho avuto il coraggio di riprovarci. Per non essermi mai data, anche solo per una volta, una possibilità.
    Naomi Covolo
    Composta giovedì 27 febbraio 2014
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      Adoro gli elefanti. Sono enormi e mastodontici. Portano le orecchie sempre tese, in ascolto. Si fermano a contemplare il tramonto e fanno ombra ai loro cuccioli nelle torride ore della savana. Sono un concentrato di tenerezza, gli elefanti. E poi hanno una memoria straordinaria... non dimenticano. E li amo per questo. Un elefante non mi dimenticherebbe mai. Dovremmo imparare anche noi a non dimenticare. A ricordare. Per sempre.
      Naomi Covolo
      Composta domenica 6 ottobre 2013
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        All'unico spicchio di me di cui non smetterò mai d'essere orgogliosa. A quell'amico che mi ha osservata crescere mentre silenziosamente invecchiava. A quell'anima speciale che ha saputo ascoltare con la lingua a penzoloni. A quegli occhi scuri che si intonavano perfettamente con i colori delle mie paure. Al protettore dei miei segreti, dei miei sogni e dei miei piani malvagi. A quella fetta della mia vita che mi ha sempre regalato molto più di quello che poteva ricevere. A quel frammento di me che sa di tenero, buono, morbido e soffice, che profuma di libertà e prato bagnato. Grazie vecchio mio, per non aver mai smesso di aspettarmi scodinzolando. Infondo l'ho sempre saputo che il più umano tra noi eri proprio tu.
        Naomi Covolo
        Composta domenica 17 novembre 2013
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