Scritta da: Sannino Michele
La povertà è la ricchezza più bella. Ti rende vero, umile, soprattutto di cuore.
Composta sabato 16 maggio 2015
La povertà è la ricchezza più bella. Ti rende vero, umile, soprattutto di cuore.
La rabbia, come l'aggressività, sono stati sempre cattivi alleati. Ma mi hanno aiutato a difendere la mia anima, il mio cuore.
Quanta vita c'è ancora da vivere, e quante saranno le esperienze che dovrò fare. Quanti sogni da realizzare, e quanti giorni vedrò ancora nascere. Quante cose dovrò dimenticare e da ricordare. Ma tutto questo non potrà mai farmi dimenticare da dove vengo, e nulla potrà cambiare quello che sono, e sarò. La vita mi ha plasmato ma dentro resto e sono quello che sono sempre stato.
E poi ci sono quei momenti in cui sei felice, non ti manca nulla, hai tutto quello che ti serve, come le attenzioni, l'affetto e la dolcezza. Ma non ti basta, perché ti manca qualcosa che il cuore sa, e non lo rivela con le parole ma con i gesti.
Gli angeli spesso ti sono a fianco: vivono la tua vita e ti toccano il cuore con la loro bontà. Basta solo aprire gli occhi e guardasi intorno e vedrai che loro sono lì per te.
Se ogni volta, aprendo gli occhi, la prima immagine fosse un sorriso regalato, sarebbe un mondo meraviglioso.
Il mio pensiero va a tutte quelle persone che ogni giorno con mille sacrifici e difficoltà vanno avanti. Persone che ammiro tantissimo, che rispetto ad ogni costo, ho una grande stima di loro, perché son loro i veri eroi, son loro le persone speciali.
Quando si perde una persona cara non ci sono parole per quantificare un dolore, il dispiacere. Poi quando si perde una persona di grande importanza nel nostro cuore, che ci regalava sorrisi, tempo della sua vita, non ci saranno lacrime che possano placare il dolore.
Il tramonto non è altro che la nascita di uno spettacolo che mi porta lontano, dove vorrei essere.
Scrivi sempre quello che senti e fai in modo che quando scrivi di ricordare che è il libro della tua vita. Se qualcuno vuole leggerlo faccia attenzione a come lo si tocca, perché quel libro si chiama cuore, un cuore di un essere vivente.