Aforismi di Lev Nikolaevic Tolstoj

Scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale , nato martedì 9 settembre 1828 a Jasnaja Poljana (Federazione Russa), morto domenica 20 novembre 1910 a Lev Tolstoj (Federazione Russa)
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Scritta da: dangerousstar
Stepan Arkadevic riceveva e leggeva una gazzetta liberale, non estremista, ma di quella tendenza verso la quale andava la maggioranza. E malgrado che non s'interessasse né di scienza, né di politica, né di arte, su tutti questi argomenti si atteneva alle direttive della maggioranza e del suo giornale, e cambiava opinione soltanto quando ne cambiava la maggioranza, o, per meglio dire, non cambiava opinione, ma questa insensibilmente veniva a cambiarsi in lui.
Lev Nikolaevic Tolstoj
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    Scritta da: Marianna Mansueto
    "Cerca di capire" disse, "questo non è amore. Io sono stato innamorato, ma questa è un'altra cosa. Non è un sentimento mio, ma una forza esterna che si è impadronita di me. Ero partito perché avevo deciso che questo era impossibile, capisci, com'è impossibile la felicità, che non esiste sulla terra. Ma mi sono battuto con me stesso e vedo che senza di questo non c'è vita per me.
    Lev Nikolaevic Tolstoj
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      Scritta da: Marianna Mansueto
      Proprio allora aveva tentato di fare ciò che tentava di fare per la decima volta in quei tre giorni: ritirare le cose sue e dei bambini per portarle dalla madre, e ancora una volta non aveva potuto decidersi a questo. Ma anche adesso, come le volte precedenti, diceva a se stessa che le cose non potevano restare così, che lei doveva fare qualcosa, castigarlo, svergognarlo, vendicarsi almeno in minima parte del dolore che lui le aveva dato. Continuava a dirsi che l'avrebbe lasciato, ma sentiva che ciò era impossibile. Era impossibile, perché lei non poteva disabituarsi a considerarlo suo marito e ad amarlo.
      Lev Nikolaevic Tolstoj
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        Scritta da: Marianna Mansueto
        Ogni volta che lui parlava con Anna, negli occhi di lei si accendeva un lampo di gioia e un sorriso di felicità piegava le sue labbra vermiglie. Era come se facesse uno sforzo su di sé per non mostrare al di fuori questi segni di gioia, ma essi emergevano da soli sul suo viso.
        Lev Nikolaevic Tolstoj
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