Scritta da: Jean-Paul Malfatti
Non invidiarmi! Sii te stesso e sarai come me.
Composta giovedì 11 ottobre 2012
Non invidiarmi! Sii te stesso e sarai come me.
È più che evidente che, per interessi personali o con secondo fine, non a tutti interessa un'Italia più giusta e attenta ai diritti umani, civili e sociali senza distinzione di qualsiasi genere e in modo equo ed eguale per tutti. Ma, senz'altro, a Lei interessa sì un cambiamento radicale in tutti gli aspetti, dato che è stata sempre vittima e non artefice o complice di questo sistema corrotto, malato e decadente che, come un cancro, La rende ogni giorno più debole, povera e indifesa rispetto a quasi tutte le altre nazioni europee.
Credo che Dio non si è pentito di aver creato l'uomo, ma invece di avergli concesso l'intelligenza e il pensiero. Forse non poteva nemmeno immaginare che essi potrebbero renderlo un crudele e sanguinario predatore della natura e della sua flora e fauna, e perfino anche dei suoi simili e di se stesso.
A volte bisogna che l'aria ci manchi per farci ricordare che non siamo morti e che c'è ancora qualche vita da vivere.
Certi consigli sono come le trasfusioni di sangue tra persone di gruppi diversi. Anche se sani e puri, non tutti sono adatti a tutti.
La morte dell'effimero dà rinascita all'eterno.
Ogni Dio si trasforma in un diavolo nel comportarsi come tale.
La cultura, di per sé, è la laurea dell'intelligenza umana.
Essere del tutto soli lo è solo per coloro che non tengono nemmeno la loro ombra vicino a sé.
Equalità: passaporto verso la dignità.