Il vissuto è nel segno del passato e reclama la sua presenza nel presente. A volte ci perseguita. Dobbiamo affrontarlo a viso aperto squarciando l'ombra che è in noi. Incontrarlo senza rimpianti. Recuperare il passato al presente in un amalgama che ci consenta la contemplazione dell'essenziale.
Ricordati di non disperare, se ci saranno la sconfitta e il dolore. Non disperare quando sembra che all'oscurità della notte non debba mai seguire la luce del giorno.
Siamo prigionieri di noi stessi. C'è una parte di noi, del nostro vissuto, che abbiamo dimenticato e non ha mai lasciato di accompagnarci. Vive con noi. È una brace sotto cenere che condiziona la nostra esistenza perché non si rassegna di rimanere nell'ombra della nostra vita.
Un fiore è come il tempo che corre senza ritorno. Perché appassisce, stimola a vivere il presente più intensamente.
Le lettere d'amore, una volta, appartenevano ai giovani cuori innamorati. Ora non appartengono a nessuno. I giovani rincorrono frasi cifrate, a volte senza senso. A me la voglia di scriverla è venuta e non so perché e per chi. Un'immagine invade la mente. Magari scriverla per affidarla al vento.
Anche una lacrima fa innalzare il livello di un oceano.
Avrei due strade, la disperazione e la speranza, ossia il buio e la luce. Sulla prima strada tutto è perduto, sulla seconda tutto è possibile,.
Le sensazioni sono angoscianti quando s'impossessano della mente per un effetto incontrollato del cuore. Com'è strano il cuore, non ti lascia con i battiti dell'emozione nemmeno quando la mente è attraversata dall'ansia inquieta di seri problemi.
La speranza è il termometro delle proprie forze. La speranza alleggerisce il peso e apre all'orizzonte il nuovo giorno.
La speranza è legata all'attesa, e chi sa attendere sa pure sperare senza contare le ore.