Scritta da: Giuseppe Donadei
Vorrei avere la forza di liberarmi dalle catene della mia mente e a incatenarmi alle passioni del mio cuore.
Composta giovedì 8 novembre 2012
Vorrei avere la forza di liberarmi dalle catene della mia mente e a incatenarmi alle passioni del mio cuore.
Nella vita incontrerai sempre due tipi di persone: quelle che ci mettono la faccia e quelle che ti danno le spalle.
Esiste l'amore per tuo padre, tua madre, tua sorella, tuo fratello tua moglie, tuo marito e poi scopri nell'abbraccio di tua figlia che c'è un sentimento così grande, da non poterlo imprigionare in un nome, che ti lascia sistematicamente senza parole ma con l'eterna convinzione che proprio in quel luogo magico si nasconde il senso della tua vita.
Il tempo lascia i suoi graffi sul corpo ma non riesce neanche ad intaccare la bellezza dell'anima.
È rischioso concedere una seconda possibilità a chi ti ha mentito guardandoti negli occhi.
È da ipocriti predicare sincerità se non si riesce ad essere sinceri con se stessi.
La lezione più grande non è indicare quello che va e quello che non va fatto, ma insegnare a scegliere.
Chissà per quanto ci porteremo dentro tutte le cose e le persone che abbiamo ucciso per paure di viverle.
Ci sono quelli che parlano, quelli che stanno zitti e, purtroppo pochi, quelli che sanno quando parlare e quando stare zitti.
Poi diventi padre, tutti i colori si rimescolano di nuovo e ti ritrovi in un'opera d'arte dove tua figlia è il dipinto tutto il resto cornice.