Le migliori frasi di Fabio Volo

Attore, scrittore, conduttore radiofonico, conduttore televisivo e sceneggiatore, nato venerdì 23 giugno 1972 a Calcinate, Bergamo (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Poesie, in Umorismo, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Ci sono giorni che mi sveglio e vorrei cambiare ogni cosa, scoppio di sicurezza e mi sento come Tony Manero quando esce di casa e dice "Vado a farmi il mondo". Poi magari il giorno dopo sono l'uomo più insicuro dell'universo, mi faccio mille domande e tutto diventa come un'enorme cartina geografica da ripiegare - una cosa che non sono mai stato capace di fare. Quando ne apro una rimane aperta sul sedile dietro della macchina per mesi. Tiene compagnia alle bottigliette d'acqua vuote che rotolandoci sopra mentre viaggio diventano passeggeri metaforici della mia vita e del mondo.
Fabio Volo
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    Scritta da: MartyEss
    A volte pensavo addirittura che magari quella mia differenza dagli altri potesse essere causata anche da un errore strutturale. Cioè, magari eravamo proprio diversi dentro. Come percezione. Facevo dei viaggi mentali pensando che magari quello che chiamavo verde per loro era giallo. Che magari il sapore che sentivo nel mangiare la pasta loro lo provavano gustando il pesce. Ecco perché a qualcuno piace una cosa e a qualcun altro un'altra. Semplicemente perché persone diverse sentono sapori diversi. Quindi, magari quando uno dice, mi piace il pesce, e un altro dice, mi piace la pasta, in realtà stanno parlando dello stesso sapore. Una volta mi sono intrippato pensando che nulla sa di nulla finché non c'è un incontro. Che la mela non abbia sapore finché non si incontra con una bocca che la morde. Dall'incontro tra la mela e la bocca nasce il sapore e quindi ognuno di noi nella propria vita crea sapori diversi... Come i profumi che cambiano in base alla pelle. Tutto è neutro. Sei tu che dai il sapore alle cose, incontrandole.
    Fabio Volo
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      Cercavo sempre di rintanarmi in un angolo, nascosto da tutto e da tutti, piegato su me stesso a scrivere, dando le spalle al mondo. Come se il mondo fosse il passato, come se la scrittura fosse una piccola navicella silenziosa, la mia macchina del tempo che viaggiava verso un mondo perfetto, fatto di attenzioni e tranquillità. Scrivevo nel tentativo di aggiustare il mondo e di avvicinarlo a me.
      Fabio Volo
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        Piangevo tutti i giorni. Piangevo, ma non volevo tornare a casa. Mi sentivo solo, vulnerabile, sperduto in un mondo che non si accorgeva di me, che sembrava non mi volesse. Sin da piccolo, mi ero sempre sentito come uno che stava a una festa a cui non era stato invitato. Ma lì, a Londra, quel sentimento aveva creato in me un desiderio di guadagnarmi uno spazio. Io volevo farne parte.
        Fabio Volo
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