L'avvenire è del popolo che, a poco a poco o in un sol colpo, conquisterà il potere qui e su tutta la terra. Il peggio è che deve civilizzarsi, e questo non può realizzarsi prima, ma dopo averlo preso. Si civilizzerà solo imparando dai propri errori, che saranno anche gravi, e costeranno molte vite innocenti. O forse no, forse non saranno innocenti perché avranno commesso l'enorme peccato contro natura di non aver capacita di adattamento. Tutti loro, tutti i disadattati, anche lei e io, per esempio, moriranno maledicendo il potere che hanno contribuito a creare... è che la rivoluzione, nella sua forma impersonale, prenderà la loro vita e persino ne utilizzeràla memoria che resterà come esempio e strumento di dottrina per i giovani che verranno. Il mio peccato è ancor più grande, perché io, più accorto o con maggior esperienza, lo chiami come preferisce, morirò sapendo che il mio sacrificio obbedisce soltanto a un'ostinazione simbolo della civiltà putrefatta che si sta sgetolando...
Anonimo
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    Scritta da: Denni F.
    Che strana sensazione capire che qualcosa finisce. Un pugno nello stomaco. Ricordi che ti assalgono all'improvviso. Sollievo. Sì, anche sollievo...
    Questa volta non c'è il ponte del ritorno.
    Ed io so che il tempo mi aiuterà. Ancora una volta...
    La parte più difficile non è la sofferenza...
    Non è neanche di sapere che per te è stato solo un gioco, un gioco facile, forse anche troppo. Per me è stato ogni secondo una meraviglia.
    La parte più difficile è che ricordando il tuo sorriso esso non sia più accompagnato dal pensiero che ti amo...
    Anonimo
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