Scritta da: Silvana Stremiz
Gli uomini costruiscono troppi muri e troppo pochi ponti.
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Gli uomini costruiscono troppi muri e troppo pochi ponti.
Una donna stupida può tener testa a un uomo intelligente, ma ci vuole una donna molto intelligente per tener testa ad un idiota.
Il cuore sa odiare e amare, ma ha un difetto non sa dimenticare.
Un amico è colui che è disposto ad ascoltare e a consolarti quando serve.
Un amico è una persona che ti offre aiuto, senza chiedere però una ricompensa.
Un amico è quella persona che sta sveglio ore a parlarti quando tu hai bisogno.
Un amico ti sta accanto sempre, e si vede quando c'è bisogno.
Un amico è colui che è in grado di farti sorridere anche nei momenti peggiori.
Un amico è la persona con cui sai divertirti e con cui puoi condividere i segreti.
Un amico è ciò di cui tutti noi abbiamo bisogno, ma per avere un buon amico bisogna essere buoni amici.
Gli amici sono come dei tesori, ognuno è stupendo e raro a modo suo.
La morte non è la fine, ma solo un nuovo principio più triste per chi ha perso qualcuno, più felice per chi ha lasciato questo mondo.
I secondi passano e la voglia di sfiorare le tue labbra mi fa mancare il fiato!
Gli uomini sono come i taxi: non rincorrerli, prima o poi ne passa un altro!
Un onesto in politica è come una pornoattrice in un convento.
Lei ti lascia ancora una piccola breccia, altrimenti ti avrebbe detto a chiare lettere che di te non né vuole più sapere.
Devi muoverti, muoverti, ma devi farlo con molto cautela, un piccolo errore potrebbe compromettere tutto, se veramente ci tieni la devi avvicinare a te con molta cura devi farla sentire di nuovo sicura e poi al momento opportuno le dirai veramente quello che provi per lei.
Abbiamo bisogno di preti, Signore, ma di preti fatti sul tuo stampo; non vogliamo sgorbi, non vogliamo "occasionali", ma preti autentici, che ci trasmettano te senza mezzi termini, senza ristrettezze, senza paure. Vogliamo preti "a tempo pieno", che consacrino ostie, ma soprattutto anime, trasformandole in te; preti che parlino con la vita, più che con la parola e gli scritti; preti che spendano il loro sacerdozio anziché studiare di salvaguardarne la dignità. Sai bene, Signore, che l'uomo della strada non è molto cambiato da quello dei tuoi tempi; ha ancora fame; ha ancora sete; fame e sete di te, che solo tu puoi appagare. Allora donaci preti stracolmi di te, come un Curato d'Ars, preti che sappiano irradiarti; preti che ci diano te. Di questo, solo di questo noi abbiamo bisogno. Perdona la mia impertinenza: tieniti i preti dotti, tieniti i preti specializzati, i preti eloquenti, i preti che san fare schemi, inchieste, rilievi. A noi, Signore, bastano i preti dal cuore aperto, dalle mani forate, dallo sguardo limpido. Cerchiamo preti che sappiano pregare più che organizzare, preti che sappiano parlare con te, perché quando un prete prega, il popolo è sicuro. Oggi si fanno inchieste, si fanno sondaggi su come sarà, su come la gente vuole il prete. Non ho mai risposto a queste inchieste, ma a te, Signore, posso e voglio dirlo: il prete io lo voglio impastato di preghiera. Donaci, o Signore, preti dalle ginocchia robuste, che sappiano sostare davanti a te, preti che sappiano adorare, impetrare, espiare; preti che non abbiano altro recapito che il tuo Tabernacolo. E dimenticavo: rendici degni di avere tali preti.