I cattivi hanno offerto di più, le pallottole sono per loro, una vecchia propone un'ora al camino fiaba e vino di fuoco compresi nel prezzo, trenta denari in un sacchetto di pelle. Uno per volta, dalle dieci alle dieci, la fiamma acconsente, percepisce un compenso in legna di quercia, io e le mie trenta bottiglie di grappa siamo pronti a reagire, ho un accordo speciale, solo quando saranno vuote le potrò utilizzare per lanci sbagliati su giusti obbiettivi, "senza morto ferire".
Alexandre Cuissardes
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    Eccola qui la foto di me domani, con i calzoni corti e l'esperienza adulta, la vita al guinzaglio, tenuta stretta, il piede che calpesta la sfortuna serpente, gli occhi di luce davanti a lui che mi fotografa, come turisti nel mondo nuovo, padre e figlio insieme,.... no, non è vero... c'è la foto, ci sono io ma non c'è il domani, sono schiacciato da una sfortuna con i calzoni corti e l'esperienza adulta, volto la foto - fotografia mondo nuovo foto di matrimoni e cerimonie stampe, prezzi modici, non era mio figlio a fare la foto, la strappo, mi strappo, dolore di carne dolore di carta, era solo una foto.
    Alexandre Cuissardes
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      L'occasione per gli ortolani.
      20 marzo 2011 a 100 metri dal nostro parlare i soldati sparano, a cento metri dalla nostra saccenza si trova la facoltà dell'ignoranza, la più frequentata, forma le classi future, per un futuro passato e da dimenticare presto e male, ad un passo di lupo da me i traditori preparano certificati di verginità politica e morale per i vecchi da rendere nuovi, per il nuovo potere, davanti a noi un illusionista si spiega, ha la tessera di un partito, qualcuno prova ad applaudire ma si scotta le mani, un'altro giudice è andato in pensione, ha smesso di far male il suo lavoro, non sa che fuori lo aspettano i familiari delle sue vittime, quelli che faranno giustizia, anche se i giornali parleranno di vendetta, gli ortolani sono stati avvertiti per tempo, hanno ammassato verdura marcia e pesante, le parole hanno accerchiato le città, hanno bombardato le coscienze e distrutto la ragione, in un bunker sotterraneo sopravvive ancora l'intelligenza, ma la cattiva coscienza dei tanti è ormai alle porte, sappiamo per certo che l'intelligenza, già molto malata, è pronta al suicidio per non farsi prendere viva. I plotoni di esecuzione sanno che saranno ammazzati, aspettano immobili.
      Alexandre Cuissardes
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