Le migliori frasi di Alessandro D'Avenia

Scrittore, insegnante e sceneggiatore, nato lunedì 2 maggio 1977 a Palermo (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Racconti.

Ci sono ragazze che ti fanno girare la testa per la loro bellezza. Beatrice mi pianta un mattone nello stomaco, un peso che devi portare, un peso dolce. Deve essere questo il segno del vero amore. Non semplicemente l'amore che ti fa girare la testa come una vertigine, ma l'amore che ti pianta al suolo come la gravità.
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    Scritta da: Sylvia Drago
    La cosa più strana è che io uso le parole per ancorarmi, e poi sono proprio loro a spingermi verso l'ignoto, come mappe mute da riempire di luoghi, perché ogni parola detta con precisione apre uno spazio vuoto attorno, come il molo di un porto.
    Alessandro D'Avenia
    Composta nel ottobre 2014
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      Scritta da: alessia14
      "Dove sei... dove sei..."
      "Ecco la camomilla."
      "Grazie. Come fai con cinque figli?"
      "Come farei senza..."
      "Troppe preoccupazioni, ansie, dolori..."
      "Non lo so, Eleonora. Viene un momento in cui ti rendi conto che tu hai partecipato a qualcosa di più grande. Non sei tu ad aver dato la vita, anche se l'hai portata. A poco a poco ho capito che portarla significa che ti è affidata. Questo mi dà una grande serenità. E poi non hai idea che carica ti dà l'amore di cinque figli..."
      "e se tuo marito se ne andasse?"
      "C'è stato un momento in cui volevo andarmene io..."
      "Tu?"
      "Si. Ero stanca, mi sentivo sola."
      "E poi?"
      "Mi sentivo sola, ma alla fine forse non lo ero. Gliene ho parlato e lui ha comprato due biglietti d'aereo e pochi giorni dopo siamo partiti per New York. Ci siamo fermati una settimana. Io non c'ero mai stata e lui mi ha portato nei posti che aveva visitato da ragazzo nell'estate dopo la maturità."
      "E i ragazzi?"
      "Sparsi tra amici e parenti..."
      "Sembra un film..."
      "Nei film certe cose succedono perché qualcuno le fa nella realtà."
      Alessandro D'Avenia
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        Scritta da: Pierpaolo
        La spiaggia è il punto di frizione fra terra e mare, su quel confine i bambini e i loro padri costruiscono castelli minacciati dall'onda. Allo stesso modo un labbro spaccato è il punto di scontro tra sottomissione e verità. Non avrà mai fine la strana guerra con cui la violenza tenta di opprimere la verità. La violenza fa ogni sforzo per abbatterla, spazzarla via, annichilirla, e tuttavia non riesce a far altro che rafforzare la resistenza. Di contro la verità la aizza come fosse un cane rabbioso. In natura quando una forza ne combatte un'altra, la maggiore distrugge la minore, ma violenza e verità non possono nulla l'una sull'altra.
        Alessandro D'Avenia
        Composta nel ottobre 2014
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