Scritta da: Saeglopur
E l'amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava.

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    Scritta da: Saeglopur
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    giovedì 28 giugno 2012

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    Buona sera sig.ra Stella Marta, per cortesia potrei saperne di più sul poeta Francesco Cetraro?
    23
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    Mi spiace per tutti voi, ma a quanto mi risulta lo scritto appartiene a Francesco Cetraro, poeta autodidatta rinchiuso in manicomio a Taurianova, dove morì nel lontano 1976.
    Chissà se questo scritto ha dato a Rugolo la base per scrivere la sua poesia, non lo sappiamo, ma lo spazio temporale da ragione alle mie fonti.
    Quindi, prego il gentilissimo sign. Frau di non andare in giro per il web a confermare la paternità di Rugolo per queste righe che ripeto, sono state scritte dalla sensibilità di un "malato di mente" come verrebbe chiamato oggi da una massa senza cultura, buonasera.
    22
    postato da , il
    Agostino Frau

    L'autore del famosa poesia che TUTTI attribuiscono a Pirandello , ma della quale non si trova traccia alcuna su nessuna opera del Maestro, meno che mai in "Poesie sparse", l'ho scoperto per caso.
    Stavo leggendo recentemente il libro "Sulle Ali della tenerezza” scritto da Antonino Massimo Rugolo, Editore Laruffa, pagine 72. Ho subito riconosciuto lo stile della famosa poesia che Pirandello non poteva aver scritto, sia per la tematica affrontata che per il linguaggio poetico. MI si è subito accesa una lampadina . Ed infattti l'autore è proprio Antonino MAssimo Rugolo. La "poesia" è stata estrapolata da un suo scritto. Ecco il testo completo ( peccato che Fb non consenta di evidenziare con altro colore o con sottolìneatura un testo) :

    Agostino Frau:

    L'autore della famosa poesia che TUTTI attribuiscono a Pirandello, ma della quale non si trova traccia alcuna su nessuna opera del Maestro, meno che mai in "Poesie sparse", è Antonino Massimo Rugolo. La "poesia" è stata estrapolata dal libro "Sulle Ali della tenerezza”, Editore Laruffa, pagine 72. Ecco il testo completo:


    E l’amore guardò il tempo e rise.
    Un sorriso lieve come un sospiro,
    come l’ironia di un batter di ciglio,
    come il sussurro di una verità scontata.
    Perché sapeva di non averne bisogno.
    Perché sapeva l’infinita potenza del cuore
    e la sua poesia e la magia di un universo perfetto,
    al di là dei limiti del tempo e dello spazio.
    E le ragioni dell’uomo, fragile come un pulcino,
    smarrito come un uccello,
    cannibale come un animale da preda.
    Perché conosceva la tenerezza di una madre,
    l’incanto di un bacio, il lampo di un incontro.
    Poi finse di morire per un giorno,
    nella commedia della vita,
    nell’eterno gioco della paura,
    nascosto, con il pudore della sofferenza,
    con la rabbia della carne,
    con il desiderio di una carezza.
    Ma era là, beffardo, testardo, vivo.
    E rifiorì alla sera,
    senza leggi da rispettare,
    come un Dio che dispone, sicuro di sé,
    bello come la scoperta, profumato come la luna.
    Ma poi si addormentò in un angolo di cuore
    per un tempo che non esisteva
    e il tempo cercò di prevalere,
    nel grigio di un’assenza senza musica, senza colori.
    E sbriciolò le ore nell’attesa,
    nel tormento per dimenticare il suo viso, la sua verità.
    Ma l’amore negato, offeso,
    fuggì senza allontanarsi,
    ritornò senza essere partito,
    perché la memoria potesse ricordare
    e le parole avessero un senso
    e i gesti una vita e i fiori un profumo
    e la luna una magia.
    Perché l’emozione bruciasse il tempo e le delusioni,
    perché la danza dei sogni fosse poesia.
    Così mentre il tempo moriva, restava l’amore.
    Antonino Massimo Rugolo
    21
    postato da , il
    Questa poesia è stata scritta dal poeta e scrittore calabrese Antonino
    Massimo Rugolo
    20
    postato da , il
    http://intenzionalita.blogspot.dk/2012/05/luigi-pirandello-e-lamore-guardo-il.html
    Massimo Rugolo

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