Scritta da: Prometeo
È un amore disinteressato: Tereza non vuole nulla da Karenin. Non vuole nemmeno l'amore. Non si è mai posta quelle domande che torturano le coppie umane: mi ama? Ha mai amato qualcuna più di me? Mi ama più di quanto lo ami io? Forse tutte queste domande rivolte all'amore, che lo misurano, lo indagano, lo esaminano, lo sottopongono a interrogatorio, riescono anche a distruggerlo sul nascere. Forse non siamo capaci di amare proprio perché desideriamo essere amati, vale a dire vogiamo qualcosa (l'amore) dell'altro invece di avvicinarci a lui senza pretese e volere solo la sua semplice presenza.

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    Scritta da: Prometeo
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    Il sorriso di Karenin.

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    Sig. Vincenzo, comprendo la sua vocazione pragmatica, ma devo dirle che senza la metafisica probabilmente questo luogo che chiamiamo terra sarebbe un luogo invivibile, perché al mondo spesso le persone si limitano ad una comprensione superficiale di ciò che li circonda, solo coloro che hanno veramente a cuore la vita e la sua bellezza sono pronti ad analizzare i fatti e ad ammettere la realtà delle cose, quindi la metafisica ha un ruolo di regolazione, che forse non ci avrebbe permesso di protrarre così a lungo la vita sul nostro pianeta, anche la metafisica ha importanza nella visione del mondo degli umani, la metafisica corrobora il legame eterno che noi nutriamo nei confronti del nostro pianeta, la metafisica per quanto possa essere ritenuta inutile ci protegge anche dall'estinzione e scusi se è poco!!
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    L'amore nudo di Kundera, Marilena, ha più forza e compenetrazione e condivisione  di quanta se ne possa scorgere nelle parole stesse che compongono la frase, quante volte si è in grado di amare veramente quando si chiede, sta proprio nel chiedere l'errore, l'amore non ha bisogno di chiedere l'amore stesso, sta proprio in ciò la sua forza l'amore non è solo compenetrazione non è solo il saper accordarsi nei nonostante, l'amore vero vive principalmente nella fiducia, nella capacità di non dover esigere qualcosa, non ha nulla di infantile ne di narcisistico, forse il non pretendere afferma più di quanto si possa credere una realtà che spesso si rinnega e cioè che ognuno di noi dal primo istante dopo la  propria nascita fino all'esalazione dell'ultimo respiro è solo in questa vita! Per essere adulti veramente bisogna allora sapersici astenere dal chiedere, che sia anche solo l'amore, quando ci accingiamo a chiederlo, in un rapporto consolidato,  vuol dire che non sussiste più la reciprocità, che è la cosa che più di ogni altra conta in una relazione a due, quella che serve ad affrontare anche le imprese più ardue della vita, Maria, quando ci accingiamo a chiedere a pretendere o a sforzarci per ottenere un determinato risultato, è forse perchè abbiamo perso di vista l'amore stesso, l'amore è per certi versi quantico lo si ha quando non lo si cerca ne lo si nomina, quando lo cerchiamo con tutte le nostre forze è già tardi. Esistono poi per altri versi gli amori solitari quelli non condivisi, non maturati ne consumati,  ma questi hanno in comune solo la non necessità di chiedere, ci donano però altro, forza d'animo, vigore inaspettato, intelligenza, intuito, ragione patos, tutto ciò che fa di noi degli esseri umani veri; gli amori solitari non sono paragonabili ai rapporti di coppia a cui fa riferimento Kundera, perchè vivono solo della fiducia che si ripone in se stessi e non nell'altro, sono qualcosa di profondamente diverso!
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    Prometeo, non ho parlato di "soppesare" nè tanto meno di pretesa, ho parlato di scambio nel senso di compenetrazione, condivisione, di unione. credo che nell'amore tra due persone sia naturale e spontaneo tutto questo. se parliamo di amore per l'umanità, per la natura, per gli animali, è tutto un altro discorso. ma bearsi del proprio amore per un'altra persona dalla quale non vogliamo nulla, "nemmeno l'amore", è qualcosa di diverso dall'amare, è una forma narcisistica, infantile, forse patologica di amore. l'amore vero, quello forte, eterno, puro, si vive nei "nonostante" e cioè nelle difficoltà, nelle salite, nelle incomprensioni, nei momenti bui della vita. un amore che resiste, che vive e cresce, acquista una brillantezza e una luce che mai l'amore a senso unico potrà avere. e sottolineo che non parlo di egoismo, parlo del restare accanto alla persona che amiamo e che ci ama per quella presenza, anche soltanto per quella. ma amare qualcuno che ci ignora, no, troppo facile, troppo banale, è una scorciatoia per saziare il proprio cuore.
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    Se l'amore fosse solo questo sarebbe l'ecatombe...
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    Marilena, Sig. Vincenzo, quindi l'amore terreno è un soppesare continuo!?!? Se l'amore è anche contatto (l'autore non lo nega) se l'amore è fusione e confusione (non nega neanche ciò) che senso ha il soppesarlo?? Credo che quando ci avviciniamo all'altro con la pretesa dell'amore rivolto alla soddisfazione del nostro ego, lo facciamo solo per paura di sapere ciò che in realtà ci è sotto gli occhi da sempre: Che questa esistenza un senso non lo ha, rincorriamo allora l'altro e pretendiamo da lui qualcosa, come un appiglio per non naufragare in un esistenza priva di un senso profondo, vero, ....allora l'amore sta li non deve avere un senso neppure il sentimento, l'amore vero lo troviamo solo quando cerchiamo qualcuno che possa allietarci per diletto e non per necessità solo allora si è veramente maturi, al di la di ogni limite!!

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