Scritta da: Paul Mehis
La comprensione, e forse il perdono, ad un carnefice da parte di una vittima potrà essere possibile, ma solo dopo che questi avrà scontato una giusta punizione.
Credo che il perdono incondizionato sia notevolmente deleterio per il carnefice e causerà solo altre vittime...
Composta venerdì 24 settembre 2010

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    Scritta da: Paul Mehis

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    Un punto di vista interessante, prova a proporlo a chi ha subito la perdita di una persona cara per qualche euro o a chi gli hanno stuprato la compagna, la figlia, ecc... Visto che veniva considera non donna, ma solo un pezzo di carne inanimato, anzi proponilo ha chi l'ha subita direttamente.
    Comunque, comprendo la logica del ragionamento,ma purtroppo sono solo un uomo e difficilmente saprei applicarla.
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    postato da , il
    Il perdono viene prima del pentimento, perché il pentimento è suscitato dal perdono. Il perdono condizionato al pentimento non è vero perdono, e il pentimento per suscitare il perdono non è vero pentimento. E' il perdono dato liberamente e incondizionatamente che genera il vero pentimento.
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    postato da , il
    ...Forse.
    Ciao Edelweiss
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    postato da , il
    Perdono e pentimento sono due parole.......
    e mettere in atto il perdono non credo sia cosi facile.....
    chi sà perdonare veramente è da ammirare....!

    e per quanto riguarda il pentimento, noi come facciamo a sapere chi si pente veramente ????????
    solo il tempo....forse potra darci questa risposta !
    14
    postato da , il
    Ciao Gaetano, grazie.
    Penso che non tutti abbiano la "forza" del perdono, almeno io, se subissero violenza le persone che amo, non credo l'avrei...

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